A 50 anni dalla sua fondazione,
il Centro Studi va avanti


Luigi Cancrini


1Romina Mazzei (Dedalus); Laura Tullio (Dedalus); Patrizia Costante (Ipra); Martina Fossati (Iefcos); Sara Bartulocci (Ipr); Alice Cupini (Ipr).

2Daniela Zagaria (Change); Cecilia Fornarelli (Change); Igor Siciliano (Dedalus); Patrizia Costante (Dedalus); Paola Ricca (Dedalus); Evelina Fusco (Ipr); Patrizia Minona (Ctr); Sara Gentilezza (Iefcos); Francesca Romana De Gregorio (Iefcos).


Lunedì 6 dicembre una commissione composta da me, Corrado Bernardi, Francesco Colacicco e Daniela Tortorelli ha dato il suo benvenuto a nove nuovi didatti1 ed ha ammesso sei candidati al nuovo corso di allievo didatta2.

Costretti a organizzarci su zoom dalla segnalazione di un caso di Covid, abbiamo vissuto insieme comunque una giornata molto bella: per il livello delle persone che inizieranno ad insegnare autonomamente dal prossimo anno oltre e più che per lo spessore sempre assai notevole dei loro lavori di tesi. A 50 anni ormai dalla sua fondazione, il Centro Studi va avanti, mi sono detto ripensando con molta nostalgia agli anni meravigliosi in cui tutto questo è iniziato.

È per questo motivo che abbiamo deciso di aprire questo numero di Ecologia della mente proprio con il racconto di una storia che è ancora viva nella mente e nel cuore di chi l’ha vissuta ma di cui poco sanno invece i nuovi, gli allievi e i didatti più giovani. Prendendola a prestito da un libro uscito proprio in queste settimane, “Individui, Coppie e Famiglie” [1], dedicato alla unità relazionale della psicoterapia. Scritto da me, da Francesco Bruni, Sonia Di Caro e Massimo Pelli, questo libro si propone infatti, insieme al Glossario curato da Enrico Caruso e Massimo Pelli [2], come un tentativo di delineare il fondamento scientifico ed il significato profondo dell’insegnamento che abbiamo maturato dentro di noi e che continuiamo a proporre ai nostri allievi.

Eclettica nel senso più positivo e ragionevole del termine in quanto aperta a tutto ciò che di utile e di vero è stato prodotto dalla ricerca e dalla pratica di tanti psicoterapeuti di formazione psicoanalitica o sistemica, relazionale o etologica, la nostra si propone sempre di più come una Scuola che ha la pretesa e la capacità di insegnare ai medici e agli psicologi che la frequentano una modalità di lavoro sufficientemente buona per iniziare a confrontarsi utilmente con le persone, con le coppie e con le famiglie in difficoltà: utilizzando il criterio fondamentale del ciclo di vita e delle sue fasi per la scelta delle forme da dare al proprio lavoro ma mantenendo sempre, perché questo è il più importante degli insegnamenti, una vigilanza attenta su quello che accade al terapeuta e nel terapeuta e l’atteggiamento di chi sa che la psicoterapia è sempre ricerca, il più possibile paziente e umile, di cambiamenti che maturano nella persona e fra le persone.

Della nascita di questa Scuola parleremo dunque nel primo articolo di questo numero.

Dedicando poi anche uno spazio però, nella rubrica dedicata ai fatti, ad una breve rassegna di libri opera di didatti e di soci  pubblicati o ripubblicati di recente: una testimonianza ulteriore della vitalità del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale.


1Romina Mazzei (Dedalus); Laura Tullio (Dedalus); Patrizia Costante (Ipra); Martina Fossati (Iefcos); Sara Bartulocci (Ipr); Alice Cupini (Ipr).

2Daniela Zagaria (Change); Cecilia Fornarelli (Change); Igor Siciliano (Dedalus); Patrizia Costante (Dedalus); Paola Ricca (Dedalus); Evelina Fusco (Ipr); Patrizia Minona (Ctr); Sara Gentilezza (Iefcos); Francesca Romana De Gregorio (Iefcos).

BIBLIOGRAFIA

1. Bruni F, Cancrini L, Di Caro S, Pelli M. Individui, coppie e famiglie. L’unità relazionale della psicoterapia. Roma: Alpes Italia, 2021.

2. Caruso E, Di Caro S, Pelli M (a cura di). L’alfabeto del relazionale. Glossario di voci della psicoterapia. Roma: Alpes Italia, 2021.